Creare un ecosistema della salute affinché diventi un driver per la crescita socio-economico del Paese. La sfida della pandemia ha aperto nuovi scenari nelle strategie e nelle politiche sanitarie di prevenzione e cura della salute pubblica, in cui sono necessari stabilità della programmazione, maggiori investimenti in infrastrutture e tecnologie, più incentivi ai settori della ricerca scientifica, della formazione e dell’open innovation, avviare partenariati con gli stakeholder del territorio, le università e i player industriali. In ballo non c’è soltanto la tutela della salute, ma il presente e il futuro del territorio nisseno.
Sono stati questi i principali temi discussi a Catania in occasione del Forum “Meridiano Sanità Sicilia” sul tema “La sanità post COVID-19: dall’attrattività dell’ecosistema salute alla competitività del sistema economico”, realizzato da The European House Ambrosetti in collaborazione con il CEFPAS, il patrocinio della Regione Siciliana e l’ospitalità del Comune di Catania.
Tanti i relatori intervenuti nella due giorni etnea, in cui sono state analizzate le potenzialità del turismo sanitario quale modello di un sistema d’eccellenza che negli ultimi anni ha permesso all’Italia di diventare meta sia dei flussi di presenze di turismo medicale e di benessere, stimate per un valore di circa 2 miliardi di euro. Una mobilità alla quale la Sicilia guarda con estremo interesse, visto che il sistema sanitario territoriale vanta strutture sanitarie di alto livello qualitativo e il mercato turistico offre un’attrattività e competitività unica a livello internazionale.
Sì, perché l’offerta integrata di servizi sanitari e turistici è solo uno dei modelli di sviluppo del turismo sanitario. Ne è consapevole Roberto Sanfilippo, Direttore del Cefpas, che a margine del Forum “Meridiano Sanità Sicilia”, fa il punto sulla mission strategica che, su input dell’Assessorato regionale alla Salute, vuole attribuire al Centro per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario.
“In questo scenario il Cefpas si candida a diventare un innovativo hub siciliano del sistema sanitario regionale e la sua presenza nell’area centrale della Sicilia lo rende uno strumento dell’economia cittadina – dice Sanfilippo -. Stiamo portando avanti un modello che punta ad estendere l’asse formativo attuale con quattro nuove mission che guardano alla formazione, all’innovazione e alla ricerca, alla sicurezza e alla prevenzione e all’internazionalizzazione. Pensiamo alla grande opportunità che ci è stata data con l’affidamento della Scuola di Medicina Generale che, grazie all’esperienza degli Ordini dei Medici e al supporto scientifico dei poli universitari di Palermo, Catania e Messina, da alcune settimane sta formando migliaia di medici a beneficio del sistema salute, soprattutto nell’era pandemica che richiede maggiore disponibilità di figure per la diagnosi e la cura delle patologie”.
Quella del Centro è una presenza di qualità in Sicilia al servizio della Sanità territoriale, ma con lo sguardo proiettato al resto del mondo: il Cefpas, infatti, presto ospiterà anche la “Euro Mediterranean School of Health Security” dedicata allo sviluppo delle competenze nella prevenzione e promozione della salute pubblica con particolare riguardo alle politiche di immigrazione. Caltanissetta, quindi, si appresta a diventare punto di riferimento internazionale per migliaia di esperti, medici e analisti geopolitici in un mondo accelerato dalle migrazioni e dall’enorme spostamento di persone da ogni parte del pianeta. Un parterre internazionale di presenze che – secondo la vision del Direttore del Cefpas – avrà certamente effetti positivi sulle potenzialità dell’offerta dei servizi turistici locali, ambito sul quale si può far leva per migliorare l’attrattività dei luoghi, dei borghi e delle strutture museali e ricettive del Nisseno.
“Il Cefpas può essere uno degli anelli della filiera turistico-sanitaria regionale, grazie al valore della competitività che la Regione attribuisce al Centro di Caltanissetta e al piano di investimenti e progettualità che la governance ha programmato per i prossimi anni, a vantaggio dell’indotto economico delle nostre imprese con le quali il dialogo non è più rinviabile – osserva Sanfilippo -. Ci deve essere una forte connessione di idee, volontà e strategie tra gli stakeholder del territorio, istituzioni, aziende sanitarie, ordini professionali e associazioni. Penso a una solida partnership pubblico-privato con la nascita di un cluster del turismo sanitario unico in Sicilia e che trova nel Cefpas il suo naturale interlocutore. Serve costruire insieme un settore in cui coniugare turismo medicale e del benessere, integrando la formazione del personale medico, le cure cliniche e assistenziali dei pazienti con l’opportunità di soggiornare in località attrattive come l’entroterra siciliano. Una progettualità che guardi ai temi della sostenibilità ambientale in modo concreto, anche attraverso una rigenerazione strutturale degli edifici del Cefpas con interventi a basso impatto energetico, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030”.
Per Roberto Sanfilippo, inoltre, alla costante domanda di salute e di prestazioni sanitarie serve una risposta innovativa e all’avanguardia da parte del sistema. Va in questa direzione il potenziamento del Centro Mediterraneo di Simulazione (Cemedis) con lo stanziamento di 4 milioni di euro da parte della Regione, che consentirà al Cefpas di essere tra i poli formativi mondiali che sperimenteranno la realtà aumentata nella medicina hi-tech, catalizzando l’interesse di ricercatori scientifici, esperti di innovazione digitale e intelligenza artificiale provenienti da tutto il mondo che fanno tappa nel territorio nisseno, rendendolo così attrattivo e competitivo.